I COLLI EUGANEI
L’azienda Col del Vento sorge sul crinale di un colle tra i monti Brusà e Lonzina, immerso nella bellezza del territorio dei Colli Euganei.
Il nome Euganei deriva dalle popolazioni che originariamente popolavano questi territori, prima che la zona fosse occupata dai Veneti. In loro onore fu mantenuto il nome e assegnato a questa area geografica, che presenta coni regolari come un arcipelago.
I Colli Euganei sono dei rilievi collinari di origine vulcanica, piuttosto dolci ed eterogenei, che popolano tutta la pianura veneta e ricoprono un’area di circa 22000 ettari. Hanno origini molto lontane e sono ricchi di minerali sprigionati nel corso delle numerose eruzioni che li hanno generati. Per preservarne la bellezza, la fauna e la flora, nel 1989 fu istituito il Parco Regionale dei Colli Euganei a tutela del territorio.
IL TERROIR
Perché il nostro territorio è così importante per i nostri vini?
Perché è proprio il terroir, cioè un’articolata interazione di fattori geografici, geologici, climatici e culturali, a determinare il carattere e l’unicità del futuro vino.
Il clima favorevole del territorio dei Colli Euganei, la natura vulcanica del nostro terreno e l’unicità della nostra posizione geografica conferiscono alle uve un potenziale non replicabile altrove. È poi la mano sapiente dell’uomo a guidare la trasformazione di quest’uva in vini dalla personalità assolutamente originale
il clima
PRIMAVERA
La primavera è caratterizzata da temperature miti e gradevoli e queste condizioni climatiche permettono alle viti di risvegliarsi dal riposo invernale. Le viti iniziano e germogliare e a produrre le prime foglie, che si svilupperanno in nuovi tralci. In questa fase si ha l’apertura dei fiori e successivamente la comparsa dei primi piccoli acini di uva.
ESTATE
L’estate presenta giornate calde, con un modesto tasso di umidità, così come le notti nelle quali però la temperatura cala a volte anche di parecchi gradi, favorendo l’evoluzione aromatica delle uve. Queste condizioni permettono agli acini di maturare e di cambiare il proprio colore verso quello che sarà poi il loro colore definitivo. La maturazione dell’uva si ha quando zuccheri e acidi giungono ad un equilibrio perfetto. Quando l’uva è matura deve essere raccolta e questo avviene nei giorni di vendemmia, solitamente da metà agosto all’inizio settembre.
AUTUNNO
L’autunno è fresco e piovoso, ma spesso si verifica il fenomeno dell’inversione termica: la fitta nebbia che avvolge la circostante pianura, si dirada sui rilievi dei Colli, che rimangono quindi assolati e con temperature più miti. In questo periodo dell’anno, dopo che è terminata la vendemmia, il vigneto viene preparato per la stagione invernale: le viti perdono le foglie e vengono eseguite le potature per favorire la crescita dei germogli nell’anno successivo.
INVERNO
L’inverno in collina è più mite rispetto alla pianura, ma spesso contraddistinto da un vento freddo e costante. In questa stagione le viti entrano nella fase del riposo invernale. Il freddo rafforza le piante facendo maturare il legno e contribuendo ad eliminare insetti e parassiti. Bisognerà aspettare la primavera successiva per assistere ad un nuovo ciclo di vita del vigneto.
il suolo
Il suolo di Col del Vento è di origine vulcanica e si presenta principalmente argilloso e marnoso, con una discreta presenza di carbonati.
Questo favorisce l’ottenimento di uve con profili sensoriali ricchi di note olfattive caratteristiche per lo chardonnay ed anche il pinot nero, gradazione zuccherine importanti ma equilibrate da una decisa acidità.
LA COLTURA DELLA VIGNA
Il vigneto è stato messo a dimora con un sesto di impianto che preveda circa 5.500 ceppi/ha, distribuiti in filari da 2,30 m e con una distanza di circa 0,7 m sulla fila; la forma d’impianto scelta è il Guyot classico, con particolare attenzione alle scelte che annualmente vengono fatte in fase di potatura, soprattutto in funzione delle espressioni enologiche desiderate.
I trattamenti al vigneto vengono ridotti allo stretto necessario grazie al vento della gola tra il monte Lonzina ed il monte Brusà che consentono di eliminare i pericolosi ristagni di umidità e vengono effettuati utilizzando poltiglia bordolese, a dosaggi minimi rispetto come stabilito dalle norme per le colture in regime BIO.